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Run Ritual

Riposo runner: il segreto per migliorare senza correre

Riposo runner: il segreto per migliorare senza correre

Introduzione

Molti runner si concentrano su chilometri, ritmi e intensità, ma sottovalutano un elemento essenziale della performance: il riposo. Dopo un allenamento intenso, il corpo ha bisogno di tempo per ricostruire, rigenerarsi e adattarsi. Saltare i giorni di riposo può portare a stagnazione, sovraccarico o, peggio ancora, infortuni. In questa guida vedremo perché il riposo runner è una parte attiva dell'allenamento, quando inserirlo, come sfruttarlo al meglio e quali segnali ascoltare dal corpo.


Il ruolo del riposo nella performance

Cos'è il riposo attivo e passivo

  • Riposo passivo: giorno senza attività fisica (utile dopo gare o lunghi molto intensi)

  • Riposo attivo: attività blanda (camminata, yoga, mobilità) che stimola il recupero

Fisiologia del recupero

  • Riduzione dell'infiammazione

  • Ristabilimento delle scorte di glicogeno

  • Riparazione delle microlesioni muscolari

  • Reset ormonale (cortisolo, testosterone, GH)


Quando serve il riposo runner

Segnali che indicano bisogno di una pausa

  • Sensazione di gambe pesanti anche a riposo

  • Peggioramento della qualità del sonno

  • Incremento della frequenza cardiaca a riposo

  • Irritabilità e calo di motivazione

  • Calo di prestazione durante la corsa

Tipologie di allenamento e tempo di recupero


Tipo di allenamento

Tempo di recupero consigliato

Modalità di riposo consigliata

Corsa lunga (oltre 15 km)

36–48 h

Attivo/passivo

Ripetute ad alta intensità

48–72 h

Attivo

Allenamento medio/tempo run

24–36 h

Attivo

Corsa rigenerante

12–24 h

Nessun riposo necessario

Come pianificare il riposo nel programma settimanale

Una settimana tipo per un runner intermedio potrebbe includere:

  • Lunedì: riposo attivo (camminata + stretching)

  • Martedì: ripetute o fartlek (alta intensità)

  • Mercoledì: corsa lenta

  • Giovedì: riposo completo

  • Venerdì: progressivo o tempo run

  • Sabato: defaticamento

  • Domenica: lungo


Inserire 2 giorni di recupero (uno attivo, uno passivo) aiuta a mantenere una buona condizione per lunghi periodi.


Il riposo è anche mentale

Non solo muscoli: anche il sistema nervoso centrale ha bisogno di recuperare. Prendersi una pausa aiuta a:

  • Ridurre il carico mentale da performance

  • Ritrovare la voglia di allenarsi

  • Migliorare la qualità dell'allenamento successivo

A volte due giorni di riposo ben posizionati sono più efficaci di una settimana di corse senza qualità.


Domande frequenti (FAQ) 🧠


🧘 Quando devo assolutamente fermarmi?

Se senti dolore persistente, se la frequenza cardiaca a riposo è elevata o se sei costantemente stanco.


📅 Posso correre tutti i giorni?

Solo se gestito con grande attenzione. Per la maggior parte dei runner, almeno 1–2 giorni di recupero a settimana sono necessari.


🛌 Il riposo fa parte dell'allenamento?

Sì. È il momento in cui il corpo migliora davvero.


🤕 Riposare aiuta a prevenire gli infortuni?

Assolutamente. Il sovraccarico è la prima causa di stop prolungati nei runner.


🔁 Qual è il miglior tipo di riposo?

Dipende dalla fatica accumulata. Se sei molto stanco, meglio riposo passivo. In altri casi, camminare o fare stretching è perfetto.


Conclusione

Il riposo runner è spesso sottovalutato, ma è la base per costruire una forma fisica duratura. Allenarsi senza riposare è come costruire su fondamenta fragili. Se vuoi un programma che rispetti davvero i tuoi tempi di recupero e ottimizzi ogni sforzo, contattami per una consulenza RunRitual. Ti guiderò passo passo nella costruzione di un piano equilibrato, efficace e sostenibile.





 
 
 

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